In linea generale le caratteristiche che un potenziale donatore deve possedere sono le seguenti (DECRETO 2 novembre 2015):

· Età compresa tra 18 e 70 anni per la donazione di sangue intero (in caso di prima donazione non si possono superare i 60 anni; a giudizio discrezionale del medico, il donatore abituale può continuare a donare anche dopo i 65 anni)
· Età compresa tra 18 e 60 anni per la donazione di plasma
· Avere un peso corporeo uguale o superiore ai 50 kg
· Pressione arteriosa sistolica (massima) da 110 a180
· Pressione arteriosa diastolica (minima) da 60 a 100
· Polso (battiti cardiaci) da 50 a 100
· Emoglobina: minimo 12.5 x le donne e 13.5 x gli uomini, per la donazione   di plasma i   valori minimi sono 11.5 x le donne e 12.5 x gli uomini
Essere in possesso di tutti questi requisiti non significa necessariamente che si possa diventare donatori periodici di sangue. Sono molte le cause presenti o passate che possono determinare un’esclusione permanente o temporanea dalla donazione.

Di seguito forniremo un elenco comprendente la maggior parte di queste cause.
Esclusione permanente

· Assunzione di droghe
· Rapporti sessuali con persone sconosciute senza l’uso del profilattico
· Malattie autoimmuni ad eccezione della malattia celiaca, purché il donatore segua una dieta priva di glutine
· Neoplasie (tumori) ad eccezione del cancro in situ con guarigione completa
· Diabete di tipo I°
· Epilessia e svenimenti
· Malattie cardiovascolari
· Policitemia vera
· Positività   ai test  per la sifilide, AIDS, epatite B, C  oppure ad eziologia   indeterminata (eccetto persone divenute HBsAg negative e HBsAb positive)
· Alcolismo
· Morbo di Kreutzfeld-Jacobs (mucca pazza)
· Insonnia familiare mortale
· Rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse in quest’elenco


Esclusione temporanea

L’esclusione temporanea dalla donazione di sangue può essere più o meno lunga, a seconda dei fattori che la determinano, potendo variare da un anno a qualche giorno. Nell’elenco verranno indicate le cause più comuni e ricorrenti che comportano l’esclusione temporanea dalla donazione. Per qualsiasi dubbio o chiarimento si può contattare il Centro trasfusionale di riferimento.


MALATTIE INFETTIVE

Glomerulonefrite acuta -5 anni dalla completa guarigione

Brucellosi - 2 anni dalla completa guarigione

Osteomielite -2 anni dalla completa guarigione

Febbre Q - 2 anni dalla completa guarigione

Tubercolosi - 2 anni dalla completa guarigione

Febbre Reumatica - 2 anni dopo la cessazione dei sintomi in assenza di cardiopatia

cronica.

Malattia di Lyme - 12 mesi dopo la guarigione

Toxoplasmosi - 6 mesi dalla completa guarigione

Mononucleosi Infettiva - 6 mesi dalla completa guarigione

Febbre > 38°C 2 settimane dopo la cessazione dei sintomi

Affezioni di tipo influenzale - 2 settimane dopo la cessazione dei sintomi Malaria

Virus del Nilo Occidentale (WNV) - 28 giorni dopo aver lasciato, dopo aver soggiornato almeno una notte, un’area a rischio per l’infezione da virus del Nilo occidentale documentato attraverso idonei sistemi di sorveglianza epidemiologica. L’esclusione temporanea non si applica nel caso in cui sia eseguito, con esito negativo, il test dell'acido nucleico (NAT), in singolo - 4 mesi dalla completa guarigione in caso di soggetto con diagnosi di infezione

Viaggi in aree tropicali - 6 mesi dal rientro; valutare lo stato di salute del donatore con particolare attenzione ad episodi febbrili dopo il rientro, e le condizioni igienico-sanitarie ed epidemiologiche della zona in causa.

Viaggi in paesi al di fuori delle aree tropicali, dove è segnalata la presenza di malattie tropicali: si applica un periodo di sospensione stabilito sulla base della specifica malattia infettiva presente.

Esame endoscopico con strumenti flessibili - 4 mesi dall'ultima esposizione alla condizione di rischio.

Spruzzo delle mucose con sangue o lesioni da ago - 4 mesi dall'ultima esposizione alla condizione di rischio.

Trasfusioni di emocomponenti o 4 mesi dall'ultima esposizione alla condizione di rischio.

Trapianto di tessuti o cellule di origine umana - 4 mesi dall'ultima esposizione alla condizione di rischio.

Tatuaggi o body piercing, Foratura delle orecchie - 4 mesi dall'ultima esposizione alla condizione di rischio.

Agopuntura, se non eseguita da professionisti qualificati con ago usa e getta - 4 mesi dall'ultima esposizione alla condizione di rischio.

Comportamenti sessuali a rischio - 4 mesi dall’ultima esposizione ad una o più delle condizioni di rischio, rappresentate da rapporti eterosessuali/omosessuali/ bisessuali.

Intervento chirurgico maggiore - 4 mesi in condizioni di recupero dello stato di salute

Gravidanza - 6 mesi dopo parto o interruzione di gravidanza eccettuate circostanze particolari e a discrezione del medico che effettua la selezione.


VACCINAZIONI

Virus o batteri vivi attenuati - 4 settimane

Virus, batteri o rickettsie inattivati/uccisi e vaccini ricombinanti - 48 ore se il soggetto è asintomatico

Tossoidi - 48 ore se il soggetto è asintomatico

Vaccino dell'Epatite B - 7 giorni se il soggetto è asintomatico e se non vi e' stata esposizione

Vaccino dell'Epatite A - 48 ore se il soggetto è asintomatico e se non vi e' stata esposizione

Rabbia - 48 ore se il soggetto è asintomatico e se non vi e' stata esposizione - 1 anno se il vaccino è stato somministrato dopo l'esposizione

Vaccini dell'encefalite da zecche Nessuna esclusione se il soggetto sta bene e se non vi è stata esposizion

Intervento chirurgico minore - 1 settimana dalla completa guarigione clinica

Cure odontoiatriche

- 48 ore per cure di minore entità da parte di odontoiatra o odonto-igienista

- 1 settimana dalla completa guarigione clinica per l’estrazione dentaria non complicata , la devitalizzazione ed altri interventi (es. implantologia) assimilabili ad interventi chirurgici minori

- 4 mesi nel caso di innesto di tessuto osseo autologo o omologo



CICLO MESTRUALE
E’ opportuno che il prelievo per la donazione avvenga nel periodo che va dall’ottavo giorno del ciclo, fino all’inizio del ciclo successivo.


 

Tipi di donazione e tempi da rispettare


Si può donare il sangue intero: Una donazione di sangue intero dura circa 15 minuti. Oggi il sangue intero viene utilizzato quasi esclusivamente per la produzione degli emocomponenti (plasma, piastrine, globuli rossi). Si può donare sangue intero ogni 3 mesi per i maschi e le donne non in età fertile, mentre per le donne in età fertile sono previste al massimo due donazioni l’anno con un intervallo minimo di 3 mesi.

Si può donare soltanto il plasma: plasmaferesi . Una donazione di plasma dura circa 50 minuti. Un separatore cellulare collegato alla cannula ( l’ago che viene inserito in vena),  permette di separare il plasma dalle altre cellule del sangue, che vengono reinfuse nel circolo sanguigno. Vengono prelevati circa 600 ml di plasma ed il tempo di donazione dipende dal flusso di sangue del singolo individuo: tanto più è veloce il flusso di sangue tanto meno dura la donazione. Il recupero del volume ematico è immediato e per recuperare le  sostanze come le proteine che si trovano nel plasma si impiegano pochi giorni. Secondo la legge italiana si può donare il plasma ogni 14 giorni.

Si possono donare soltanto le piastrine: piastrinoaferesi. Una donazione di piastrine dura all’incirca un’ora e mezza. Il procedimento è simile a quello della plasmaferesi: un’apparecchiatura separa la parte corpuscolata dal plasma ed estrae da questa le piastrine che vengono raccolte in un’apposita sacca. Il plasma, i globuli rossi e i globuli bianchi vengono reinfusi al donatore. È possibile effettuare fino a 6 piastrinoaferesi l’anno.

Si possono effettuare donazioni multiple di emocomponenti grazie ai separatori cellulari: ad esempio una donazione di plasma e globuli rossi (eritroplasmaferesi), una donazione di globuli rossi e piastrine (eritropiastrinoaferesi), una donazione di piastrine raccolta in due sacche, una donazione di plasma e (plasma piastrinoaferesi).


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